Impianto Fotovoltaico a Costo Zero


Che cosa significa e come funziona

Fotovoltaico a costo zeroPer prima cosa vediamo di capire meglio che cosa si intende per impianto fotovoltaico a costo zero visto che alcuni associano questa definizione al comodato d’uso ed altri pensano che i pannelli fotovoltaici siano forniti in modo gratuito.

La denominazione di “fotovoltaico a costo zero“ identifica un investimento che si ripaga in un determinato arco temporale permettendo di rientrare dai costi di installazione e che consente nel periodo successivo di iniziare a guadagnare.

Il costo zero è quindi riferito al risparmio che si ottiene nel corso della vita produttiva dell’impianto fv.

Facciamo un esempio. Se io oggi installo un impianto fotovoltaico e lo pago 100, nel corso dell’arco di vita media dell’impianto stimato in 20-25 anni di utilizzo, questo impianto mi permetterà di risparmiare in bolletta almeno 100. In questo caso posso parlare di impianto a costo zero. L’investimento economico iniziale c’è ma è come se i soldi spesi per la produzione di energia elettrica pulita rappresentassero un anticipo per l’uso di energia negli anni futuri.

In questo è compreso anche l’acquisto di energia elettrica dei prossimi 20-25 anni. Se io la compro ora mi costerà meno di quanto la pagherò in futuro. Il costo zero è quindi calcolato in termini temporali sulla durata complessiva dell’impianto.

Quindi, in sintesi, per fotovoltaico a costo zero si intende un investimento, non un costo, perché richiede inizialmente un esborso di denaro, ma questo viene poi ammortizzato in pochi anni, e nel medio/lungo periodo di tempo garantisce una fonte di guadagno.

Conviene davvero?

Un impianto fotovoltaico serve per la produzione di energia elettrica sfruttando l’energia solare. Negli anni la diffusione degli impianti fotovoltaici in Italia, si è estesa soprattutto grazie alle incentivazioni statali che hanno permesso l’ammortamento dei costi iniziali in modo abbastanza rapido. Di fatto il mercato del fotovoltaico è stato un mercato di nicchia perché riservato a chi poteva sostenere le spese di realizzazione e installazione di un impianto fotovoltaico, che di circa ventimila euro.

A partire dal 6 luglio 2013 sono cessati gli incentivi sul fotovoltaico. Quindi per capire quanto è conveniente l’installazione del fotovoltaico, occorre consultare la propria bolletta elettrica, e nello specifico considerare i risparmi/guadagni che si riescono a generare grazie all’impianto fotovoltaico domestico.

Quando le richieste sono soddisfatte dalla produzione casalinga di energia, non si consuma quella della rete elettrica (esempio Enel). Quando produco energia che non mi serve immediatamente, posso metterla in circolo nella rete (si tratta della così detta Cessione in Rete) e posso così guadagnare cedendo l’energia prodotta in eccesso.

Se si legge con attenzione una bolletta elettrica si può notare come ci siano tantissime voi come: oneri di sistema, servizi di distribuzione, dispacciamento e trasmissione, imposte, addizionali, accise, iva, ecc. Si tratta di costi che nulla hanno a che vedere con l’energia che noi effettivamente utilizziamo. Rendersi autonomi dal gestore di energia elettrica ci permette di risparmiare soprattutto su queste voci.

Ci sono poi due aspetti importanti legati agli impianti fotovoltaici: il prezzo necessario per installare un impianto e gli sgravi fiscali.

Iniziamo a parlare dei costi degli impianti. Fino a qualche anno fa un impianto fotovoltaico da 3 kWh sul tetto di casa poteva arrivare a costare circa 20.000 euro. Un investimento non da poco, nonostante gli incentivi dello Stato e il considerevole risparmio in bolletta. Erano poche le famiglie che decidevano di percorrere questa strada.

Oggi, con il progredire naturale della tecnologia il prezzo dei pannelli fotovoltaici si è notevolmente ridotto. Adesso per un impianto fotovoltaico da 3kWh si può spendere molto meno, anche sui 5.000 euro.

Anche se non sono più disponibili gli incentivi statali del Conto Energia, il forte calo dei prezzi di mercato ha compensato la differenza. Tanto per avere un’idea di quanto accade anche al di fuori dei nostri confini, nel solo 2014 in Germania il prezzo è sceso circa del 14%: il mercato tedesco è rappresenta un modello a cui rapportarsi molto utile anche per il nostro paese, ed il trend, assicurano gli esperti, è destinato a continuare.

Oltre ai prezzi convenienti c’è da sfruttare la possibilità delle detrazioni fiscali che rendono ancora molto appetibile l’idea di avere un impianto fotovoltaico domestico.

La Legge di Bilancio 2017 ha confermato anche per tutto il 2017 l’agevolazione fiscale Irpef del 50%. Gli sgravi sono rivolti alle persone fisiche e non alle aziende che decidono di fare questa scelta per venire incontro alle esigenze di energia della propria abitazione. Si parla di detrazioni IRPEF pari al 50% delle spese sostenute per la realizzazione dell’impianto (entro un massimo di 96.000 euro) che vengono ripartite su un arco temporale di dieci anni.

Facciamo un esempio. Se io pago 6.000 euro per un impianto fotovoltaico a casa mia, posso detrarre dall’IRPEF il 50%, cioè 3.000 euro, spalmati però in 10 anni.

In sostanza gli incentivi che erano in vigore fino al 2013, sono stati sostituiti dalle detrazioni fiscali, che permettono di recuperare il 50% dell’investimento, rendendo quindi ancora conveniente questa tecnologia di produzione di energia pulita.

Ricordiamo che le spese per l’installazione di un impianto fv rientrano nelle agevolazioni per ristrutturazione edilizia e recupero del patrimonio immobiliare (detrazione 50%) e non tra i lavori per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio (detrazione 65%).

Naturalmente per avere diritto a questa opportunità è necessario conservare tutte le fatture e gli scontrini con i relativi bonifici effettuati.

Comodato d’uso gratuito

Alcuni utilizzano il termine fotovoltaico a costo zero per riferirsi alla possibilità di ottenere un impianto fotovoltaico in comodato d’uso gratuito.

Esiste infatti la possibilità che un privato, un ente o un’azienda affittino il tetto di proprietà ad un’impresa specializzata e che possano quindi godere dell’uso di energia elettrica concessa in cambio a costo zero per il comodato d’uso gratuito del tetto su cui viene installato l’impianto stesso.

Si parla già dal 2014 di colossi come Google che in USA offre il fotovoltaico a costo zero chiavi in mano in cambio dell’affitto del tetto e che si pensa esporterà tale iniziativa nel mondo.

In Italia alcune proposte simili sono state realizzate da Enel, da Sorgenia S.p.A. con “SoleMio” (impianto fv in comodato d’uso gratuito per 20 anni, dopodiché rimane di proprietà del richiedente), dalla società belga Enfinity che ha proposto “Roof It” (cessione del diritto di superficie del proprio tetto per 25 anni, con l’azienda che realizza a sue spese l’impianto e dietro pagamento di un canone).



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